Minimizzare il fatto che dopo
poche settimane dal nostro arrivo in suolo messicano ci sia stato il terremoto
più forte degli ultimi cento anni non è estattamente cosa facile, per quanto mi
renda conto che farei meglio a non lamentarmi e ringraziare la mia buona stella
perché dopo tutto non ci è successo nulla. Quando siamo stati qui in visita in
aprile, l’argomento terremoto era stato abbondantemente affrontato con la
nostra guida, la quale ci aveva rassicurato che dopo il sisma del 1985 molti
edifici (tradotto: quelli che non si sono polverizzati) sono stati messi in
sicurezza, mentre tutti quelli di nuova costruzione sono oggi antisismici.
Esattamente, la signora si era espressa così: A Città del Messico c’è un sacco di corruzione, molto cose non
funzionano, abbiamo tantissimi problemi ma una delle poche cose su cui non si
scherza sono le certificazioni antisismiche degli edifici. Pur avendole
sostanzialmente creduto, abbiamo preferito andare ad abitare in una palazzina
di due piani piuttosto che in un grattacielo di trenta.
Se proprio devo essere sotterrata
dalle macerie, che almeno siano poche.