mercoledì 13 settembre 2017

IL PIPPERO

Minimizzare il fatto che dopo poche settimane dal nostro arrivo in suolo messicano ci sia stato il terremoto più forte degli ultimi cento anni non è estattamente cosa facile, per quanto mi renda conto che farei meglio a non lamentarmi e ringraziare la mia buona stella perché dopo tutto non ci è successo nulla. Quando siamo stati qui in visita in aprile, l’argomento terremoto era stato abbondantemente affrontato con la nostra guida, la quale ci aveva rassicurato che dopo il sisma del 1985 molti edifici (tradotto: quelli che non si sono polverizzati) sono stati messi in sicurezza, mentre tutti quelli di nuova costruzione sono oggi antisismici. Esattamente, la signora si era espressa così: A Città del Messico c’è un sacco di corruzione, molto cose non funzionano, abbiamo tantissimi problemi ma una delle poche cose su cui non si scherza sono le certificazioni antisismiche degli edifici. Pur avendole sostanzialmente creduto, abbiamo preferito andare ad abitare in una palazzina di due piani piuttosto che in un grattacielo di trenta.
Se proprio devo essere sotterrata dalle macerie, che almeno siano poche.

lunedì 4 settembre 2017

RISATE A DENTI STRETTI

Quando ci si trasferisce all’estero con un contratto di lavoro da Expat, il trattamento riservato può essere più o meno ricco di servizi a supporto del proprio inserimento nella nuova realtà sociale. Naturalmente se uno si trasferisce dall’Italia alla Francia non necessiterà dello stesso tipo di assistenza di chi invece si sposta da Oslo alla Sierra Leone. Noi, che siamo una via di mezzo, abbiamo beneficiato di un Cross Cultural Training Support, ovvero un mini corso di 8 ore, spezzate in due giornate, in cui mentre le bambine trangugiavano la più lunga sessione di cartoni animati della vita, ricevevamo informazioni sulla nazione che è così cortese da ospitarci.
Il corso però non è andato esattamente come da aspettative: basti solo dire che da quando abbiamo finito le prime quattro ore dormiamo da cani ed io ho pure sognato che ci trovavamo in una piazza dietro casa dove squartavano le mucche intere davanti ai bambini.
La trainer, una signora con l’aria molto manageriale, messicana ma di madre francese e padre italiano, ha esordito dicendo che ci avrebbe fatto un quadro il più possibile completo dei pro e contro del vivere in Messico, ma probabilmente si è persa un po’ per strada perché io di pro non ne ricordo nemmeno uno.


Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...