Pianificare
un trasferimento a diecimila chilometri di distanza in una città che non si
conosce affatto non è uno scherzo. È come un enorme salto nel
buio in cui non sei in grado di calcolare nessuna variabile né come arriverai
quando toccherai terra. E fino ad ora mi sono
limitata solo alla scelta della scuola per le mie figlie. Figurarsi il resto.
Le altre 425 variabili che possono subentrare non le conto neanche, perché altrimenti
mi viene un attacco di panico.
Mi
chiedo: perché quando sono partita per la Cina non ero così in ansia? O meglio,
ero MOLTO in ansia ma per motivi completamente diversi.
Era l'espatrio in se' a
spaventarmi e non i problemi logistici. Non a caso, quelli li avevo
completamente delegati a terze persone oppure me li ero ritrovati come problemi
una volta arrivata in Cina.